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L'intelligenza artificiale 

Negli ultimi tempi si parla dei rischi che lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale (I.A.) può introdurre nella vita umana. Il dibattito apre a molte riflessioni anche sulle conseguenze che tale strumento può produrre nelle politiche di protezione dell'ambiente e, più in generale, addirittura sul futuro della Terra e dell'intera Umanità. Infatti, tocca i fondamenti della natura umana e anche "della natura naturale", essendo la nostra specie ormai l'elemento plasmatore principale di tutti gli ecosistemi e di gran parte delle biocenosi del Pianeta.

Modificatori dell'ambiente

La storia dell'Uomo, infatti, è un continuo tentativo di adattare l'ambiente a se stesso, alle proprie esigenze del momento. Noi non abbiamo mai avuto un unico habitat naturale originario, ma da sempre tendiamo a modificare l'ambiente attorno a noi. Ciò come tendenza generale dell'umanità e al netto delle piccole realtà, come quelle indigene, che cercano di vivere in armonia e in equilibrio con la natura intorno a sé e che, bene o male, un poco finiscono per modificare anche loro. Ovvero l'essere umano impiega la propria creatività per cambiare continuamente il mondo e renderlo funzionale agli scenari e alle scelte conseguenti che egli stesso fa. E in un mondo sempre più globalizzato e tecnologicamente avanzato le scelte di pochi, ma economicamente e politicamente potenti, finiscono con il condizionare l'ambiente e la vita di molti… o tutti. 

Il pensiero delegato all'algoritmo

Potendo evolvere crescendo nelle nostre capacità di volontà, pensiero e sentimento, per comodità abbiamo invece delegato a pochi altri e alle macchine. Invece di pensare con la nostra testa ora preferiamo far pensare i computer; il prossimo passo sarà allora "un cuore artificiale", dove delegheremo a degli algoritmi il provare emozioni e sentimenti al nostro posto?
Invece di creare Vita stiamo creando il Nulla, ovvero la Morte.E, nel caso della A.I., mi verrebbe da aggiungere "ottenuta e programmata anche attraverso gli elementi di calcolo, i numeri" che, invece di essere portatori di nume (lo spirito), diventano una ripetizione luciferica, che inevitabilmente sfuggirà a ogni controllo umano. Perché, dobbiamo dircelo in modo chiaro: se come creature senzienti non coltiviamo la nostra profondità morale ed etica, la nostra volontà vigile e la nostra intelligenza creatrice, ma ci appiattiamo sulla semplice materialità, non saremo neppure in grado di gestire le nostre creature artificiali. Che, divenute sempre più potenti nella fredda logica mortifera della macchina, prima o poi sfuggiranno a ogni controllo 
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